So2 in Enologia
- dal lievito nel metabolismo degli zuccheri a partire dal piruvato nella formazione dell’etanolo
- successivamente è il prodotto dell’ossidazione dell’etanolo stesso attraverso processi di ossidazione dei polifenoli, ossigeno attivato dal perossido in Fe+
Nei vini rossi l’adeide acetica è in concentrazioni più basse perché reagisce con antociani e tannini per creare i pigmenti polimeri stabili; inoltre viene parzialmente “consumata” dai batteri lattici durante la fermentazione malolattica.
Conoscere la sua esatta concentrazione è estremamente importante perché si combina alla So2 limitando il suo potere antiossidante ed antisettico.
Uno degli aspetti più importanti è la sua la capacità di legarsi all’aldeide acetica
E’ un legame forte però reversibile infatti in alcune ossidazioni viene liberata Acetaldeide
La proporzione è 1 mg/L di acetaldeide si combina con 1,45 mg/L di So2.
E’ necessario utilizzare le giuste quantità di So2 perché in presenza di dosi eccessive i lieviti reagiscono producendo più acetaldeide, che tenderà a combinarsi e quindi rendere inefficace il trattamento.
Nei vini senza protezione, a contatto con l’ossigeno i batteri producono acetaldeide che rappresenta lo stadio intermedio dell’acido acetico.
Come si determina l’aldeide acetica?
Si può determinare con strumenti manuali o automatici e Kit enzimatici pronti all’uso della linea
Trovate maggiori informazioni alla pagina: https://www.exactalabcenter.it/enologia/enzimatiche/